Protesi mobile: le ultime novità per la tecnica di impronta

LE NUOVE TECNICHE DIGITALI DI RILEVAZIONE DELL’IMPRONTA ASSICURANO PROCEDURE DI APPLICAZIONE DI PROTESI MOBILE MENO INVASIVE, PIÙ VELOCI ED ECONOMICHE

Il fenomeno della perdita dei denti naturali o edentulismo, specialmente tra i pazienti over 60, è in progressiva riduzione nei paesi più sviluppati, per effetto di una maggiore attenzione alle pratiche di una corretta igiene orale e alle indispensabili attività di prevenzione. Eppure, l’applicazione di una protesi mobile si rende comunque necessaria per ripristinare la bellezza del sorriso e una corretta masticazione.

Rispetto al passato, inoltre, l’implantologia moderna può contare su tecniche di fabbricazione di protesi dentarie che assicurano elevata precisione in fase di progettazione e realizzazione, ma anche procedure più veloci e meno invasive per il paziente. Passi avanti, in particolare, sono stati fatti anche nella tecnica di rilevazione dell’impronta dentale, con benefici rispetto alle procedure tradizionali. Ecco le principali novità a riguardo.

RILEVAZIONE IMPRONTA PER PROTESI MOBILE: TECNICHE A CONFRONTO

La perdita di uno o più denti naturali, oltre a generare un danno di tipo estetico, comporta una ridotta funzionalità della bocca, con difficoltà di masticazione, soprattutto per alcuni tipi di alimenti come frutta e verdura cruda o altri cibi di consistenza più dura. L’applicazione di una protesi mobile o fissa rappresenta la soluzione efficace e risolutiva per aiutare il paziente a correggere tutte le anomalie funzionali ed estetiche.

A seconda dell’entità del disturbo, il dentista programmerà un trattamento riabilitativo in più fasi, con una durata variabile a seconda delle specifiche esigenze del paziente. Dopo la diagnosi, il punto di partenza è sempre rappresentato da un’attività di progettazione, che presuppone la rilevazione dell’impronta dentale del paziente.

Quest’ultima, in base al metodo tradizionale, avviene in due fasi: 

• la prima consiste nella rilevazione di un’impronta per protesi mobile in alginato, per ottenere un calco bordato, realizzato su misura per il paziente;
• la seconda prevede, a partire da quella precedentemente ottenuta, la realizzazione dell’impronta definitiva in silicone. 

Grazie alle innovazioni del settore, oggi il tuo dentista è in grado di suggerire una procedura semplificata, che consente di ottenere l’impronta in una sola seduta, assicurando una minore invasività per il paziente e tempi più rapidi per ultimare il trattamento.

NUOVE TECNICHE DIGITALI DI RILEVAZIONE DELL’IMPRONTA DENTALE

Con la chirurgia guidata e un maggior ricorso al digitale, gli interventi in campo odontoiatrico sono sempre più semplici, precisi e meno costosi.
È il caso delle nuove tecniche per ottenere l’impronta utile alla costruzione di una protesi mobile.

Un primo esempio è dato dalle indagini radiografiche cone beam, che permettono di progettare pre-chirurgicamente gli impianti dentari in modo assolutamente non invasivo, consentendo al dentista di realizzare denti provvisori di ottima fattura, che possono essere applicati con procedura a carico immediato. Con le protesi realizzate con questa tecnica, dopo il periodo di guarigione, la rilevazione dell’impronta viene eseguita con scanner intraorale, uno strumento molto preciso che permette di ricostruire in modo computerizzato quella che sarà la nuova e definitiva dentatura da impiantare. 

Un altro esempio di nuove tecniche di rilevazione di impronte per impianti dentali rimovibili è quello che prevede l’utilizzo della tecnologia CAD/CAM, una vera e propria innovazione del settore della diagnostica per immagini. Questa metodologia prevede anche l’utilizzo di nuovi e più sicuri materiali clinici per le impronte dentali, nonché di sofisticati strumenti per ottenere un risultato sempre più naturale e preciso.

Uno studio pubblicato sul Journal of Dentistry di gennaio 2019 ha messo a confronto quest’ultima tecnica con quella tradizionale, con interessanti risultati. In primo luogo, la procedura digitale offre ai pazienti che necessitano dell’applicazione di protesi mobile o fissa la possibilità di ridurre il numero di sedute necessarie.

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