Trattamento Occlusione neuromuscolare
I problemi dei muscoli masticatori e cervicali nella regione testa-collo possono originarsi da una malocclusione dentale. Questa affermazione ormai divenuta nota non è così scontata, ma frutto di diversi studi che hanno senza dubbio dato un’impronta importante all’ambito gnatologico.
L’occlusione neuromuscolare è una teoria operativa gnatologica che punta la sua attenzione alla componente muscolare dell’apparato stomatognatico. Questa teoria ha le sue origini negli anni ’60 grazie agli studi di Bernard Jankelson, che vedeva nel sistema neuromuscolare un elemento chiave per comprendere la fisiologia del sistema masticatorio.
Partendo da questo approccio teorico, l’Ambulatorio Righi si occupa di problematiche occlusive a livello neuromuscolare. Vediamo quindi di capire meglio di cosa si tratta e quali sono i campi di applicazione in ambito gnatologico.
Cosa si intende con occlusione neuromuscolare
Sulla base degli studi di Jankelson si è capito una malocclusione posizionata male condiziona la deglutizione e la posizione di riposo. In questi casi una terapia appropriata dovrebbe far ritrovare al paziente la posizione fisiologica di riposo, così da fare in modo che i muscoli rilassati portino a un’occlusione corretta per deglutire. Situazioni di disordini occlusali possono infatti generare problemi di vario genere, da quelli alla masticazione a quelli posturali.
Durante la deglutizione deve avvenire in parole semplici un combaciamento delle arcate dentali. Perché un’intercuspidazione risulti efficace deve rispondere a una serie di criteri alla base dell’occlusione neuromuscolare: traiettoria di chiusura, spazio libero, curve di compenso, morfologia occlusale. In caso di disordini occlusali la muscolatura trova una posizione di riposo non fisiologico. Ciò può comportare anche dei problemi nel momento in cui si deve eseguire un lavoro protesico sia fisso che mobile.
A questo scopo sempre Jankelson ha proposto di utilizzare la T.E.N.S (Stimolazione neurale elettrica transcutanea) a bassa frequenza. Dopo circa 45 minuti di applicazione i muscoli tendono a rinormalizzare il loro tono, raggiungendo la lunghezza fisiologica e permettendo alla mandibola di assumere la giusta posizione compatibile con la situazione anatomo-posturale presente. La T.E.N.S è in grado di rilassare i muscoli dove passano il trigemino e il facciale.
Il Kinesiografo è in grado di misurare e di documentare le posizioni e i movimenti mandibolari, con i muscoli rilassati ed equilibrati dalla T.E.N.S. Durante l’esame con questo strumento si introduce tra le arcate la resina di rilevamento, e si fa così raggiungere al paziente la posizione calcolata.
Se il paziente non viene rilassato dalla T.E.N.S è necessario ricercarne le cause, che potranno essere gnatologiche oppure extragnatologiche, quindi posturali ed emotive. Di conseguenza bisogna ripetere il trattamento fino ad ottenere il rilassamento.
Ricordiamo che Jankelson parla di posizione Myocentrica, ovvero la posizione in cui i muscoli porterebbero la mandibola in assenza di fattori deflettenti.
Applicazioni della teoria sull’occlusione neuromuscolare
L’ortotico è una simulazione di fine trattamento, in quanto permette alla mandibola di posizionarsi in Myocentrica. Questo mezzo conferisce alla mandibola una posizione in armonia con l’anatomia individuale. Viene in genere costruito sull’arcata inferiore, in quanto interferisce meno con la dinamica di deglutizione. Ne risentono positivamente anche la fonazione e l’estetica, aspetti importanti dato che sarà portato 24 ore al giorno. L’ortotico viene utilizzato in presenza di eccessivo spazio libero.
Al contrario se non è presente un eccesso di spazio libero, la scelta terapeutica è quella di attuare un rimodellamento occlusale con la tecnica della coronoplastica. Ciò permette di ottenere delle cuspidi naturalmente appuntite. Con la coronoplastica possono essere corrette soltanto delle piccole differenze tra l’occlusione patologica e la Myocentrica. Inoltre non viene solitamente adottata come unica terapia e risoluta essere utile alla fine del trattamento.
Il protocollo neuromuscolare consente di personalizzare l’obiettivo gnatologico da raggiungere e il trattamento da usare con il paziente. Queste applicazioni sono basate sia sulla fisiologia del paziente che su dati basati sull’esperienza e su dati strumentali obiettivi.
Le problematiche gnatologiche non vanno assolutamente trascurate per le conseguenze che possono avere sulla persona. Solamente affidandosi alle cure dello specialista è possibile avere una diagnosi corretta, per poter intraprendere un percorso terapeutico personalizzato sulla base delle caratteristiche presenti.
La salute dei denti è di fondamentale importanza per vivere bene e in salute. Prendersi cura della propria bocca aiuta senza dubbio a vivere bene, nel rapporto con se stessi e con gli altri. Un sorriso sano è alla base dell’equilibrio personale.
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