La sinusite e le correlazionali dentali
4 TIPOLOGIE DI SINUSITE CHE È IMPORTANTE CONOSCERE E PREVENIRE
La sinusite è una malattia infiammatoria delle cavità localizzate intorno al naso, in mezzo agli occhi, sopra e sotto gli occhi, definite seni paranasali. Nel caso in cui un’infiammazione localizzata nel naso porti al blocco dei canali che ventilano i seni paranasali e si abbia una penetrazione di germi all’interno degli stessi, si giunge al quadro della sinusite.
Tipicamente i seni paranasali interessati si riempiono di secrezioni, che agiscono sulle terminazioni nervose con un effetto meccanico (pressione) ed un’azione irritativa diretta generando il tipico dolore, violento nelle forme acute, blando nelle croniche.
In base all’evoluzione clinica si distinguono diversi quadri clinici. Scopriamoli:
SINUSITE ACUTA
Si tratta di un’infezione violenta, quasi sempre monolaterale, caratterizzata da un esordio rapido e la comparsa di forti dolori localizzati al volto, a livello del seno paranasale interessato.
La febbre, in genere, è assente. Il fastidio è notevole ed è spesso necessario assumere antidolorifici per alcuni giorni. L’episodio acuto, se non complicato, tende a risolversi in 7-10 giorni con un’adeguata terapia farmacologica.
SINUSITE SUBACUTA
E’ una forma intermedia, caratterizzata da senso di dolore sordo monolaterale accompagnato da secrezioni nasali muco-purulente. Si tratta di una forma di transizione che, spesso, prelude all’evoluzione in sinusite cronica. E’ curabile con i farmaci ma richiede un trattamento prolungato.
SINUSITE CRONICA
E’ la forma più subdola e grave di sinusite per la sua intrinseca tendenza alle recidive.
La sinusite giunge alla cronicizzazione, a causa dell’esistenza di danni irreversibili all’interno del sistema dei canali di ventilazione dei seni paranasali, che ostacolano la guarigione della malattia con i trattamenti farmacologici.
La malattia alterna dei periodi di riacutizzazione in cui il paziente accusa una discreta sintomatologia a periodi quiescenti durante i quali, apparentemente la patologia sembra guarita.
La sinusite cronica è la forma più pericolosa e difficile da trattareLo studio TAC mostra sempre, sia durante le fasi attive che durante i periodi intervallari, estesi focolai di infiammazione nei seni paranasali.
La sintomatologia a livello nasale può essere minima nelle fasi che si alternano alle ricadute: manca il dolore, il paziente accusa un senso di peso, un calo dell’olfatto, la presenza di secrezioni a volte maleodoranti. Nei periodi di riacutizzazione possono comparire sintomi simili a quelli della sinusite acuta.
La sinusite cronica viene spesso scoperta per i disturbi che causa agli organi collegati al naso, ed in particolare l’orecchio ed i bronchi.
Frequentemente i pazienti accusano bronchiti e tosse ricorrenti o infiammazioni dell’orecchio medio con sordità.
Il paziente affetto da sinusite cronica reagisce poco alla terapia medica e guarisce soltanto con un risanamento chirurgico accompagnato ad un’adeguata terapia medica, necessaria ad evitare le recidive.
LA SINUSITE RICORRENTE PUÒ ESSERE TRATTATA CON INTERVENTO CHIRURGICO
Si tratta di una forma molto particolare di sinusite. Il quadro clinico è quello di una sinusite cronica, quindi con un’alternanza di episodi di infiammazione acuta e periodi di remissione. A differenza della sinusite cronica, nella sinusite ricorrente gli esami TAC eseguiti nei periodi intervallari (cioè di assenza di disturbi) non mostrano alcuna patologia a carico dei seni paranasali.
CORRELAZIONALI DENTALI CON LA SINUSITE
Molto spesso accade che alcuni pazienti riferiscono dolori a livello dei molari dell’arcata superiore senza presentare alcuna patologia agli stessi, segni di carie, otturazioni profonde oppure problematiche infiammatorie o infettive a carico del dente o della gengiva.
Tale dolore si esplica in maniera particolare durante la masticazione. Esami radiografici non evidenziano alcuna problematica dentale, ma spesso una condizione di sofferenza a livello del seno mascellare con segni di radiopacità (che evidenzia la presenza di liquido infiammatorio), che indica la presenza di sinusite.
Erroneamente quindi si pensa a un problema dentale, ma attraverso la corretta terapia (lavaggi nasali e areosol), volta a curare l’infiammazione del seno mascellare, anche la sintomatologia dolorosa a livello dei molari sparisce.
Altre volte invece sono i problemi a carico dei molari superiori che portano a una condizione di sinusite. Infezioni a livello del nervo del dente si possono facilmente trasmettere a livello della radice fino alla cavità sinusale causandone l’infiammazione di quest’ultima, portando molto spesso anche altri sintomi quali: dolori a livello della base del naso, dolori oculari o cervicali e mal di testa.
In questo caso è necessario curare il dente o i denti coinvolti per risolvere anche la patologia sinusale.
Come mai vi è una correlazione così stretta tra i molari superiore e il seno mascellare?
La risposta è semplice: le radici dei molari superiori (a volte anche dei premolari) sono in stretta comunicazione con il seno mascellare, alle volte si trovano proprio all’interno dello stesso. È facile quindi intuire la connessione tra i denti e tale cavità.
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