Trattamento delle recessioni gengivali
La recessione gengivale, ovvero la tendenza delle gengive a scendere verso la radice del dente, è un problema importante e diffuso che spiana la strada a ipersensibilità dentale, problemi ed infiammazioni gengivali e parodontali. Sostanzialmente le gengive che scendono verso la parte apicale del dente finiscono per perdere il loro attacco sulla superficie dentinale esponendo la radice dei denti.
Si tratta, quindi, di una problematica che non deve essere sottovalutata, poiché le sue conseguenze possono essere gravi.
Se si nota la presenza di recessioni gengivali nella propria bocca, è bene rivolgersi subito al dentista. Spesso, però, questo problema si nota solo quando è già in uno stadio piuttosto avanzato perché i denti sembrano allungati o perché si avverte una ipersensibilità al freddo o al caldo. Per questo motivo, la prevenzione è fondamentale.
Lo Studio Dentistico Righi mette a disposizione dei pazienti tutte le strumentazioni e gli interventi necessari per prevenire e curare la recessione gengivale e risolvere le patologie che essa può comportare.
Recessione gengivale, come accorgersene
Molto spesso, come abbiamo accennato, i pazienti si accorgono della recessione gengivale quando questo processo è già sviluppato ed ha portato ad un’eccessiva discesa delle gengive verso la radice del dente. Infatti, la recessione gengivale non è una patologia acuta che si manifesta improvvisamente, ma è caratterizzata da un esordio lento e graduale.
Uno dei primi segni è rappresentato dalla forma dei denti che appare allungata, in quanto le gengive scendono verso il basso. Quando la recessione gengivale è più avanzata, le gengive cambiano colore virando verso i toni del grigio o del giallo poiché non riescono più ad aderire alla superficie del dente e gli spazi interdentali possono apparire più ampi.
A questo aspetto che è puramente estetico, nella maggior parte dei casi, si associa anche un’esposizione della radice e dei colletti dentali che provoca ipersensibilità. Bevande calde o fredde, ma anche l’aria che entra in bocca o lo sfregamento dello spazzolino possono arrecare fastidio e persino dolore. Questo è un primo sintomo che ci fa capire che siamo in presenza di una recessione gengivale.
L’ipersensibilità può rendere spiacevole la normale igiene quotidiana con spazzolino e filo interdentale e, quindi, si tende a limitare il tempo dedicato alla pulizia dei denti per evitare di provare fastidio e dolore. In questo modo, si entra però in un circolo vizioso pericoloso per la salute dei denti che non fa altro che amplificare il problema della recessione gengivale. Spazzolando di meno i denti ci si espone all’accumulo di placca e tartaro con conseguenze deleterie per la salute della bocca.
Gengive sanguinanti ed infiammate, alitosi ed ipersensibilità sono i sintomi più comuni che indicano la presenza di recessioni gengivali.
Le cause delle recessioni gengivali
Le cause principali di questa problematica sono da ricercarsi sicuramente nell’utilizzo di uno spazzolino non idoneo per la propria bocca, ad esempio con setole troppo dure, e in una scorretta tecnica di pulizia dentale con spazzolino, che induce ad effettuare troppa pressione sui denti.
Anche il mancato utilizzo del filo interdentale è tra le cause della recessione gengivale.
Ecco perché è importante adottare una corretta igiene orale fin da bambini. I primi segni di recessione gengivale possono comparire, infatti, già in età adolescenziale per conclamarsi verso i 40 anni.
Inoltre, la presenza di piercing sulle labbra o sulla lingua, oppure vizi che inducono a sfregare la gengiva con oggetti, come l’abitudine di mettere in bocca la punta delle matite o delle penne, la presenza di inserzioni muscolari o frenuli o elementi che derivano da trattamenti ortodontici possono comportare il ritiro delle gengive verso la radice dentale.
Le recessioni gengivali possono essere influenzate anche da malocclusione e bruxismo, la tendenza a digrignare i denti durante la notte, ma anche da disturbi alimentari, fumo e carenza di vitamina C. Ovviamente, tra le cause possono esserci alcuni fattori come l’ereditarietà per le malattie gengivali.
Come vengono trattate le recessioni gengivali
Le recessioni gengivali possono essere trattate presso il nostro Studio Dentistico Righi ed è importante intervenire rapidamente per arrestare questo processo degenerativo e limitare i danni, non solo estetici, ma soprattutto funzionali.
In base all’entità della recessione gengivale si provvede ad eseguire un intervento di chirurgia gengivale che va a ricoprire la radice esposta del dente. In pratica, la radice viene coperta prelevando del tessuto della gengiva del paziente, si tratta infatti di un auto trapianto, e si provvede anche all’ispessimento del tessuto gengivale quando necessario. Questa è una tecnica che è valida nei casi in cui si verifica solo ipersensibilità dentinale come conseguenza della recessione gengivale.
L’intervento di autotrapianto della gengiva richiede circa 40 minuti e viene svolto a livello ambulatoriale avvalendosi di strumenti di microchirurgia. All’anestesia locale può essere abbinata la sedazione cosciente per limitare al massimo i fastidi dell’intervento.
I nostri professionisti tendono sempre a preferire approcci mini-invasivi e, quando possibile, viene eseguito un intervento con una tecnica che prevede un solo accesso e utilizzando un unico lembo posizionato coronalmente o lateralmente.
Quando la recessione gengivale è più grave ed inizia ad interessare il dente, compromettendo la sua salute e stabilità, oppure la gengiva residua è troppo sottile o eccessivamente bassa, allora si rende necessario ricorrere a tecniche di innesto.
Dopo queste procedure vengono eseguite delle suture che dovranno essere rimosse dopo una o due settimane dall’intervento. Fin quando saranno presenti i punti di sutura bisognerà astenersi dalle quotidiane manovre di igiene orale, con spazzolino e filo interdentale, pulendo i denti e le gengive solo con spray a base di clorexidina utilizzando bastoncini cotonati. Lo spazzolino a setole morbide potrà essere utilizzato dopo 2 o 3 giorni dalla rimozione dei punti di sutura, mentre dopo circa un mese si potrà tornare, senza problemi, ad utilizzare il solito spazzolino.
Per controllare il fisiologico dolore post-intervento è possibile assumere analgesici o farmaci antinfiammatori.
L’importanza della prevenzione per le recessioni gengivali
La prevenzione è il primo passo per evitare le recessioni gengivali. Non basta solo pulire costantemente i denti, dopo ogni pasto, ma utilizzare i prodotti giusti e adottare la tecnica corretta.
In primo luogo, è consigliato scegliere dentifrici a base di fluoro e limitare l'utilizzo di prodotti sbiancanti per uso domestico che vanno ad aumentare l'ipersensibilità dentale. Poi, bisogna prestare attenzione a spazzolare i denti con movimenti regolari e delicati dal basso verso l’alto, ovvero dall’attaccatura della gengiva fino al dente.
Poiché l’accumulo di placca e tartaro espongono ad infiammazioni gengivali con il conseguente ritiro delle gengive, è bene sottoporsi a sedute di igiene dentale professionale almeno 2 volte all’anno.
La prevenzione dentale è uno delle priorità dello Studio Dentistico Righi attraverso cui è possibile controllare l’insorgere di varie patologie.
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